Autunno 1943. Un bambino ebreo e una città occupata dai soldati tedeschi. Il padre non c'è. La madre lavora a casa e Daniel deve correre a fare la fila per comprare da mangiare. Ma è l'arcigna portinaia Apollonia, di sicuro una strega, a spaventarlo più di ogni cosa. Finché un giorno... Forse anche una strega può salvare un bambino?
Come incomincia:
“ I bambini le gridavano: -Apollonia, Apollonia, quanti polli hai mangiato?- e lei gli correva dietro agitando la scopa.
Anche Daniel le gridava: -Apollonia, Apollonia, quanti polli hai mangiato?- se no i bambini non lo avrebbero più voluto a giocare con loro.
Daniel però si nascondeva dietro gli altri.
Sperava che Apollonia non lo vedesse.
La portinaia Apollonia era una strega, e Daniel ne aveva una paura tremenda.”
I tre giorni della merla sono, secondo la tradizione, gli ultimi tre giorni di gennaio: 29, 30 e 31 oppure gli ultimi due giorni di gennaio e il primo di febbraio. Sempre secondo la tradizione sarebbero i tre giorni più freddi dell’anno.
“Un tempo tutti i merli avevano le penne bianche. Tanto tempo fa sembrava che Gennaio facesse apposta a dare fastidio alla merla con il suo gelo e alla fine il povero uccello non riusciva più a trovare da mangiare e andò a chiedergli:
“Gennaio, me lo faresti il favore di andare via un po’ prima?
E lui che allora durava 28 giorni rispose: “Proprio non posso, io faccio solo il mio mestiere e duro quanto devo durare!”
Allora la merla decise di usare la furbizia e l’inverno dopo ammucchiò un bel po’ di provviste, poi entrò nel buco del tronco di un albero. Rimase lì tutto il mese e, appena Gennaio se ne stava andando uscì fuori fischiando: “Di te non me ne importa! E quando esci, chiudi la porta!”
Ma a Gennaio non piaceva essere preso in giro e si offese talmente tanto che andò da suo fratello Febbraio per farsi prestare tre giorni, poi scatenò una te bufera tale che la merla si salvò per miracolo.
Andò a finire che Gennaio decise di tenersi quei giorni in più e li fece diventare i più freddi dell’anno, mentre suo fratello Febbraio dovette accontentarsi dei ventotto che gli erano rimasti. E la merla? Il freddo era tale che dovette rifugiarsi dentro un comignolo e ne uscì tutta nera di fuliggine.
Per questo i merli, che fino ad allora erano bianchi, hanno le penne nere come il carbone! “
Sempre secondo la leggenda, se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà mite; se invece sono caldi, la primavera arriverà in ritardo.
Storia di Malala, la sedicenne che ha ricevuto il
Nobel per la pace
Nel 2009 Malala ha 11
anni vive in Pakistan. Inizia a scrivere un diario, piccole notizie sulla
quotidianità del suo paese. Con la semplicità delle parole, Malala denuncia i
talebani che in Pakistan si oppongono con violenza al diritto
all’istruzione delle bambine e delle donne. I testi di Malala vengono
pubblicati dalla BBC(Televisione americana) e quindi diffusi in tutto il mondo.
A qualcuno però questo non piace: un giorno Malala è sul pullman che la porta a
scuola. Viene aggredita da uomini armati di pistole. Le sparano alla testa.
Ma Malala è forte. Pur
ferita gravemente, non muore. Viene portata in Gran Bretagna, dove guarisce e
diventa un simbolo. La sua storia fa il giro del mondo.
Malala ha avuto molto
coraggio a difendere i suoi sogni e sperare per la pace e un mondo migliore.
A 17 anni, a Malala è
stato dato il premio Nobel per la pace. È stata la più giovane
vincitrice del premio Nobele lo ha vinto
“per la loro lotta contro
la sopraffazione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini
all'istruzione ”.
"Un bambino, un
insegnante e un libro possono cambiare il mondo.
Impugniamo i nostri libri e le nostre penne, che sono loro le nostre armi più
potenti".Malala
Avevo una scatola di colori brillanti, decisi, vivi. Avevo una scatola di colori, alcuni caldi, altri molto freddi.
Non avevo il rosso per il sangue dei feriti. Non avevo il nero per il pianto degli orfani. Non avevo il bianco per le mani e il volto dei morti. Non avevo il giallo per la sabbia ardente.
Ma avevo l’arancio per la gioia della vita, e il verde per i germogli e i nidi, e il celeste dei chiari cieli splendenti, e il rosa per i sogni e il riposo. Mi sono seduta e ho dipinto la pace.